Marocco

Vietata totalmente la vendita e la produzione di Burqa

 

Preceduto da Francia e Germania, il Marocco decide di vietare totalmentee l’importazione, la fabbricazione e la commercializzazione del burqa in tutte le città e le località del regno, senza però restrizioni per chi lo indossa. In tal caso, però, il contesto culturale in cui questo divieto viene applicato è alquanto insolito: il Paese è costituito in prevalenza da musulmani di fede sunnita che rappresentano il 97 per cento della popolazione, e l’Islam è appunto la religione ufficiale.

 

“Chi contravviene a questa decisione, vedrà il sequestro delle merci e la chiusura del negozio”, si legge in un volantino diffuso dalla polizia.

I funzionari del ministero dell’Interno non hanno rilasciato dichiarazioni circa le ragioni di questa decisione, lasciando però intendere che i motivi siano legati alla sicurezza.

Troppo spesso, infatti, il burqa è usato per nascondere il volto e compiere azioni criminose nel paese.

È comunque necessario precisare che questo indumento tipicamente di origine afghana viene venduto in Marocco nella sua versione rivisitata: non si tratta infatti dell’abito lungo con la retina davanti agli occhi, ma solo di un copricapo, un velo più grande del foulard indossato dalle donne musulmane, con uno spazio per lasciare liberi gli occhi.

La decisione ha generato il dissenso tra alcuni gruppi conservatori, anche se indossare un velo integrale non è tradizione del Marocco, e la maggior parte delle donne musulmane nel paese indossano semplicemente l’hijab o il niqab.

 

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