Egitto

Mohammed Morsi: Cosa ne è stato?

Riassunto degli eventi politici che hanno portato alla sua incarcerazione:

Le proteste popolari che nel gennaio 2011 portarono, con l’aiuto dell’esercito, alla destituzione del Presidente Hosni Mubarack, rappresentavano un dissenso comune, un grido di speranza contro la tirannia, il bisogno di riforme democratiche dopo decadi di controllo e repressione.

Dopo un anno di controllo militare, nel 2012, le prime elezioni democratiche in quasi mezzo secolo portarono al successo il candidato dei Fratelli Musulmani (organizzazione dichiarata illegale ai tempi di Mubarack), Mohammed Morsi. Ad un anno dal suo insediamento, il presidente Morsi fu accusato di non essersi occupato dei problemi economici e sociali che affliggevano la società, quanto di preoccuparsi di aumentare il proprio controllo politico sul paese. Tre giorni dopo, l’allora capo dell’esercito e oggi presidente Abdul Fattah al-Sisi spodestò e incarcerò Morsi.

Le autorità allora lanciarono una caccia all’uomo ai sostenitori di Morsi e del movimento islamico di cui faceva parte, provocando la morte di più di 1400 persone e l’incarcerazione di decine di migliaia. Solo dopo diversi mesi dalla detenzione il pubblico ministero ha reso noto le accuse a suo carico. Da allora l’ex-presidente Morsi è detenuto in un carcere di massima sicurezza nei pressi di Alessandria.

Quali sono le accuse a suo carico?

 

1.Detenzione e tortura di manifestanti. Nell’aprile del 2015 Morsi è stato riconosciuto colpevole di aver ordinato illegalmente la detenzione e la tortura di manifestanti dell’opposizione che protestavano davanti al palazzo di Ittihadiya, la sede della presidenza, il 5 dicembre 2012. È stato condannato a vent’anni di prigione. Insieme a lui sono stati condannati al carcere altri dodici leader della Fratellanza. Morsi è stato assolto dall’accusa di aver istigato i suoi sostenitori a uccidere due manifestanti e un giornalista.


2.Evasione dal carcere di Wadi el Natrun. Il 15 novembre 2016 la corte di cassazione egiziana ha annullato le condanne a morte inflitte nel maggio del 2015 a Morsi e ad altre 98 persone, tra cui esponenti di primo piano dei Fratelli musulmani, come la guida suprema Mohammed Badie. Ha inoltre ordinato di rifare il processo. Nei giorni delle rivolte popolari dell’inizio del 2011, Morsi e altri leader della Fratellanza erano stati rinchiusi in un carcere del nordovest del paese e furono liberati grazie a un’evasione di massa che, secondo l’accusa, fu orchestrata da militanti stranieri affiliati a Hezbollah e ad Hamas. Morsi, invece, ha dichiarato che a farli evadere furono alcuni abitanti del luogo. Gli imputati erano stati condannati anche per l’uccisione e il rapimento delle guardie carcerarie, e per aver danneggiato, saccheggiato e incendiato la prigione. Secondo un avvocato dei Fratelli musulmani, citato da Reuters, la corte di cassazione ha ordinato di rifare il processo perché non si era svolto correttamente.

 

3.Spionaggio per conto di Hamas, di Hezbollah e dei guardiani della rivoluzione. Il 22 novembre 2016 la corte di cassazione egiziana ha annullato la condanna all’ergastolo per Morsi e le pene capitali inflitte ad altre 16 persone (tra cui due leader della Fratellanza, Khairat al Shater e Mohamed Beltagi). Il tribunale ha inoltre ordinato di rifare il processo. Gli imputati erano accusati di aver cospirato con organizzazioni straniere per compiere atti terroristici e minare la sicurezza nazionale. Secondo l’accusa, nel 2005 la Fratellanza aveva un piano per inviare alcuni dei suoi uomini in campi d’addestramento militare nella Striscia di Gaza, in Libano e in Iran. L’organizzazione, invece, sostiene di avere unicamente scopi pacifici.

 

  1. Spionaggio a favore del Qatar. Il 18 giugno 2016 Morsi è stato condannato all’ergastolo con l’accusa di aver passato informazioni e documenti contenenti segreti di stato ad agenti del Qatar attraverso la tv satellitare Al Jazeera. Altre sei persone sono state condannate a morte, tra cui due giornalisti della tv, che sono stati condannati in contumacia. L’avvocato di Morsi ha annunciato il ricorso in appello.

 

  1. Frode e oltraggio alla giustizia. Morsi è sotto processo anche per frode in relazione al programma economico e sociale dei Fratelli musulmani ai tempi in cui erano al potere, e per oltraggio alla giustizia, per aver accusato pubblicamente un giudice di aver tollerato dei brogli elettorali.

 

Cosa ha risposto Morsi?

 

Morsi non riconosce alcuna autorità delle corti di giustizia, in quanto sostiene di essere vittima di un colpo di stato militare. “Io sono il presidente della Repubblica, secondo la costituzione dello stato, e sono detenuto con la forza”, ha asserito.

 

C’è qualcos’altro sotto?

I processi contro Morsi avvengono nel mezzo di una campagna contro i Fratelli Musulmani, organizzazione che il presidente Sisi ha promesso di spazzare via. I supporters di Morsi sostengono inoltre che sia tutto un piano per legittimare legalmente il colpo di stato.
Nel 2014 le Nazioni Unite hanno ammonito l’Egitto per le irregolarità riscontrate nel suo sistema giudiziario. E’ apparso evidente come le garanzie di un giusto giudizio siano state più volte calpestate, ad esempio dopo la condanna a morte di più di 1200 persone in due grandi processi di massa.

Fonti: www.internazionale.it ; www.bbc.com

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