Dopo Renault, Peugeot, Boeing, Nissan e Fiat, nel paese nordafricano è arrivato anche il produttore cinese “Build Your Dreams” (Byd), leader mondiale dell’automobile elettrica. Sabato 9 Dicembre si è così svolta, nel Palazzo reale di Casablanca dove re Mohammed VI ha ricevuto l’ad. di Byd, Wang Chuanfu, la firma di un accordo che prevede la costruzione di alcune fabbriche, tra le quali una di automobili, una di batterie elettriche, una di autobus ed autocarri elettrici e una di treni. Il progetto garantirà 2.500 posti di lavoro diretti nella futura “Cité Mohammed VI Tangeri Tech”, inaugurata lo scorso marzo e realizzata dal gruppo Haite cinese, un complesso che permetterà nel suo insieme la creazione di 100 mila posti di lavoro. “Desideriamo – ha commentato Wang Chuanfu – beneficiare della situazione geografica del Marocco come porta che dà sull’Europa e sul mercato africano”.
Il ministro dell’industria, Moulay Hafid Elalamy, ha fatto sapere che tutto ciò è stato reso possibile grazie a molti fattori, tra i quali in particolare la visita del Re Mohammed VI in Cina, nel maggio 2016, durante la quale molti accordi di cooperazione bilaterali sono stati firmati, che permettono oggi agli investitori cinesi di prevedere serenamente l’ installazione di loro attività in Marocco. Questo progetto risulta, perciò, il frutto di feconde relazioni bilaterali, politiche ed economiche, con la Cina.
Leader mondiale del trasporto elettrico, BYD conta 220.000 dipendenti, distribuiti su oltre 30 siti industriali nel mondo. Con un fatturato di 17 miliardi di dollari, BYD rappresenta il 13% dei veicoli elettrici venduti nel mondo e 30% del mercato cinese, primo mercato mondiale d’automobile elettrica.
Un’ulteriore prova del processo d’industrializzazione automobilistica marocchina è stata la cerimonia presieduta Lunedì11 dicembre dal re Mohammed VI al palazzo reale di Casablanca, in cui si è proclamato l’avvio di 26 investimenti nel settore dell’automobile, per un importo totale di 13.78 miliardi di dirham (circa 1.24 miliardi di euro).
Questi nuovi investimenti dimostrano l’interesse costante del regno per attività ad alto valore aggiunto ed attestano il cambiamento in corso verso un modello economico industriale forte, sostenuto dalla fiducia di operatori di fama internazionali che investono nel programma industriale nazionale. In tale occasione è stata inoltre illustrata l’evoluzione del settore negli ultimi anni, grazie al Piano d’Accelerazione Industriale, varato il 2 aprile 2014, e grazie alle misure d’accompagnamento adottate per un’attuazione ottimale di questo piano ambizioso, in particolare in materia di formazione.
Sui 26 investimenti ben sei sono progetti dell’ecosistema Renault che sviluppa una piattaforma mondiale d’approvvigionamento con al suo centro il regno. Il produttore francese fattura un miliardo d’euro all’anno dal Marocco e raggiunge un tasso d’integrazione locale del 55%. Tredici investimenti saranno realizzati nel quadro dell’ecosistema PSA Peugeot per far emergere un polo industriale d’eccellenza a Kenitra. Cinque altri investimenti si inseriscono nel quadro di attività dell’ecosistema “cablaggio e connessione”, lanciato nell’ottobre 2014, e infine due investimenti nel quadro dell’ecosistema Valeo.
Questi progetti permetteranno la creazione di oltre 80.597 posti di lavoro, cioè il 90% dell’obiettivo prefissato per il 2020, risultando così sintomo di come il Marocco si prepari ad ottenere la leadership del settore industriale in Africa del Nord.